le ali

La Formella racconta

dueAngiolistanno atterrando

dopo aver trasportato in volo un fanciullo

 

 Grandissimi doni si veggono piovere

dagli influssi celesti corpi umani

molte volte naturalmente

e soprannaturali talvolta

strabocchevolmente accozzarsi

in un corpo solo…

ciascuna sua azione è tanto divina

manifestamente si fa conoscere

per cosa com’ella è largita da Dio

e non acquistata per arte umana

questo lo videro gli uomini

in lionardo da vinci

 

Affascinante l’ipotesi

che il fanciullo rappresenti Lionardo

adottato dagli Angioli

e…dotato di ‘divine’ capacità

…e si passò per un periodo di tempo

dal terrorismo religioso e sociale del medioevo

 al risveglio della intelligenza

culminato

con l’avvento del

rinascimento

 

 

 

 

 

 

Il primo a sinistra libero da pesi ancora non tocca il suolo

le penne primarie dell’ala visibile

sono rivolte all’indietro spinte dalla pressione dell’aria

 

Quello centrale che sostiene il fanciullo

ha toccato il suolo con la punta del piede

le penne primarie dell’ala visibile sono rivolte in avanti

posizione che precede la chiusura dell’ala e l’attarraggio

 

il fanciullo a destra essendo l’elemento più pesante

ha il piede totalmente appoggiato

 

Le due posizioni delle ali descrivono due varianti

del fenomeno fisico che definiamo: portanza

 

la sequenza in tre tempi delle fasi di un atterraggio

descritta correttamente dall’atteggiamento dei tre personaggi

 

i nastri e il vento

fluttuano e s’inarcano verso l’alto per mimare la loro leggerezza

 rispetto alla massa dei corpi degli amorini che scendono

L’effetto è accentuato dalla gamba  destra del personaggio centrale

che scorre velocemente verso il terreno per completare l’atterraggio

*

(cod.atlantico 826)

“dando a essi corpi similitudine di vita”

 

 

 

 

 

*

 

lisa

 

 

panneggio sulla spalla sinistra

con le sue pieghe a raggiera

e la fascia scanalata

stesso effetto tridimensionale

della fascia che cinge in vita

 il personaggio a destra della formella

*

raggière maccaronesche

panneggi sugli avambracci con pieghe

maccaronesche e rare

come nella veste del fanciullo

*

Questo conferma ancora una volta

che Lionardo nella sua maturità

riutilizzò le sue prime esperienze

memorizzate tenacemente

 

Anche i Geni invecchiano

e i contenuti

della loro memoria del vissuto 

diventano sempre più preziosi

per le loro opere senili

Quel tocco di fresco

che fa tanto bene

 agli occhi di chi vede

e

all’anima di chi fa

 

+

 

 

L’angiolo e   l'angiolino

profonde analogie fra i panneggi dei due personaggi

 

        

 

 

 

 

 

braccio e gamba

si articolano con la stessa angolazione

*

L’Angelo non indicante

della copia del british Museum

ha panneggi totalmente diversi

Secondo questo confronto

la Vergine delle rocce del Louvre

è quella dipinta da Lionardo

l’altra è una copia mediocre

e l’articolazione folle

dei due componenti del braccio sinistro

esclude definitivamente la presenza

e interventi di Lionardo

 

 

*

 

il movimento dei riccioli nelle capellaie

 

 

 

 

racconta

dei gesti ricorrenti di Lionardo

 nel comporre le forme predilette

delle chiome

Da questi dettagli

si può intuire

come il disegnare e il modellare rilievi

 fossero per Lui

"cose che gli andavano a fantasia 
più d'alcun'altra"

infatti la formella appare disegnata

dopo essere stata modellata

nella sua prima impronta

*

gambe e piedi

 

 

*

 

lo scalino

in queste opere

lo scalino scavato a strati orizzontali

che comprendono ghiaie

è stretto a sinistra

e si apre fortemente a destra

 

formella

 

sant’Anna del Louvre

 

sant’Anna del british Museum

 

Vergine delle rocce del Louvre

Confronto

fra

ghiaie del terreno

stratificazioni

divisione degli spazi

*

Nelle quattro opere

lo scalino

produce l’effetto palcoscenico

che ha la funzione di separare lo spettatore

dai personaggi in scena

 

Già usato nei rilievi

dagli antichi maestri

etruschi greci e romani

 

*

grani e pennacchio

 

 

dal disegno alla scultura

lo stesso effetto

la stessa funzione decorativa

la stessa mano

 

*

 

allineamenti degli occhi

i soggetti coinvolti sono sempre tre

i volti dei personaggi

sono sempre rivolti in modo

che uno sia l’opposto degli altri due

formella

Questa particolarità

espressa nella Formella

 è propria ed esclusiva di Lionardo

e la possiamo ritrovare nella

sant’ Anna

Adorazione dei Magi

sant’ Anna

 

 

***

 

le iniziali nascoste

 

V6L

 

 

 

 

 

scritte in modo

perfettamente speculare

sulla linea superiore dello scalino

fra i piedi poggiati

del secondo e terzo personaggio

 

le tre lettere sono inclinate sul lato destro

per assecondare l’effetto del vento

descritto nella rappresentazione

*

le lettere

singolarmente

*

L

lettera

 maiuscola speculare

equivalente alla stessa lettera

nei diversi manoscritti vinciani

è simile alla forma di un piede

 *

 

 

 *

 

6

lettera d minuscola speculare

realizzata nella maniera antica

simile al numero 6

e alla lettera estratta dall’uomo vitruviano

(secondo rigo dall’alto)

In ogni caso

il ‘gancio’ in basso

resta sempre aperto

 

 

 

 

*

 

V

la formella

 

il manoscritto B

pag 70 verso

macchina per filettare le viti

 

tre punti di riferimento

che si ripetono nelle due versioni

 

 

 

 

disegnate in stile  ‘rebus’

per rappresentare

 

Identica strutturalmente

a quella della Formella

e disegnata ancora speculare in stile ‘rebus’

 “Questo è il modo di fare una V(i)-T(e)”

 

Questo è il modo di fare una V(i)T(e)

documento

“macchina per filettare viti”

Ms B   foglio 70 verso

(institut de France-Paris)

il più antico pervenutoci

 

 

*

 

conclusione

 

la quantità degli indizi

 è eccezzionale

la qualità degli indizi

 sostiene la quantità

la convergenza degli indizi

 conduce sempre sullo stesso soggetto

e tutti insieme

sostengono la prova

che

la formella

è opera giovanile

originale

di

Lionardo da Vinci

 

*

 

Lionardo in quest’opera giovanile

propone l’essere umano in forma divinizzata

esente dalle tribolazioni che I limiti dell’ignoranza

impongono all’uomo che ignora la ragione dell’essere

 

In queste immagini si può vedere nella gioia di vivere

il passaggio dall’umano al divino

 realizzato semplicemente

come nelle favole dove la magia è di casa

Ogni forma di decorazione si veste di umiltà

al servizio del meraviglioso che esalta in modo sublime

le illimitate possibilità dell’arte

nei confronti della creazione

 

Tutto l’insieme di quest’opera

emana profonde vibrazioni elleniche

determinate da vaste osservazioni dell’artista

 sulle testimonianze dell’arte greca

 che I Romani raccolsero con orgoglio

 come una delle più grandi conquiste

e come i Romani Lionardo fu conquistato

 dalla bellezza dalla sensibilità dall’armonia

profuse in ogni opera di questo popolo

 che sacrificò l’arte della guerra all’arte del vivere

 

Dall’Apollo del belvedere

dagli amorini delle sagre di Dionisio

fasciati di nastri fluttuanti mentre agitano festoni e tamburelli

per realizzare il supremo entusiasmo e la protezione divina

emergono i protagonisti della Formella

degni della più grande tradizione greca

 

Tutto racconta della magnificienza dello spirito

di un Maestro che seppe cogliere i frutti migliori

dall’albero che la storia gli aveva consegnato

per ridare vigore all’idea che conquistò pacificamente

i conquistatori dell’impero più vasto di tutti I tempi

 

La Formella è una testimonianza dell’impulso

che Lionardo seppe dare

al fenomenoRinascimento

 

Fu un nuovo sbocciare dell’Albero della vita

 che con le sue radici profonde

 tiene insieme e controlla

 le forze della creazione e della distruzione

 

Quando è necessario

 la Natura propone il Nuovo

e pone nelle mani di un Eletto queste forze

per rilanciare l’intelligenza umana

verso la coscienza della ragione per cui siamo quì

Evoluzione

 

silvio